Circa il riconoscimento del merito (e del talento) è a tutti noto che la storia, in moltissimi casi, ha disdegnato e continua a disdegnare l’assolvimento di tale dovere etico. Circa il penoso oblio riservato a tanti uomini e donne che hanno dato, e continuano a dare, il loro contributo all’umanità con il loro studio, con il loro impegno quotidiano e con il sacrificio della loro stessa vita, è a tutti noto che esso è una sorta di stigma. Nella rassegna delle realtà esperenziali esiste una terza categoria concorrenziale, nella sua esponenzialità con le precedenti: l’appropriazione indebita (dolosa o colposa) degli altrui frutti dell’ingegno.
Talvolta la Storia rimette le cose a posto favorendo la dazione all’avente diritto di quanto gli compete sovente, purtroppo, post mortem. Talvolta lascia insoluti dubbi e interrogativi per un tempo non parametrabile fino a quando un valoroso ricercatore, dotato non solo di passione ma anche di mezzi economici (le due cose sono interconnesse), non avvia indagini investigative volte ad assicurare alla Storia stessa la “verità”. La puntata del programma settimanale è dedicata a chi ha scoperto la penicillina.
Chi pensa che sia stato il medico scozzese Alexander Fleming non sa che fu un talento italiano: il dottor Vincenzo Tiberio, nato a Sepino, un paese in provincia di Campobasso, il 1° maggio 1869.
A Vincenzo Tiberio dedico il programma radiofonico settimanale di Storia e Storie.
La puntata andrà in onda in diretta martedì p.v. alle 12.15 e, in replica, giovedì p.v. alle ore 17.30
su RadioRegional (AM – Onde Medie sulla frequenza 1440 kHz o
al link: https://www.radio-italiane.it/regional-radio
In podcast al link: https://www.regionalradio.eu/onair/podcast/storiaestorie/
(i link non hanno accesso diretto ma sono da copiare e incollare sul web)
Vi aspetto Antonella Giordano
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